Dalla versione 10.4 Logic Pro X ha introdotto le articolazioni, uno strumento molto utile per la realizzazione di parti orchestrali.

Se siete dei musicisti o dei compositori saprete bene come molti strumenti, soprattutto quelli dell’orchestra, hanno diverse tecniche con le quali possono essere suonati, pensiamo anche solo alla differenza tra il suono di un violino suonato con l’archetto o pizzicato con le dita, pensiamo al suono normale di una tromba piuttosto che quello derivante dall’utilizzo di una sordina. Le diverse tecniche vengono chiamate in Logic articolazioni.

Il player

Se avete una minima esperienza dell’utilizzo di librerie orchestrali saprete che le più diffuse girano fondamentalmente su 3 player: Kontakt (di Native Instruments), Play (di East West) e Synchron (della Vienna Symphonic Library). Gli ultimi due player ospitano esclusivamente le librerie proprietarie di East West e VSL, mentre Kontakt è particolarmente diffuso per il fatto che ospita anche librerie provenienti da produttori di terze parti, e questo lo rende molto versatile.

I principi di funzionamento di questi tre player però sono molto simili, e anche se in questo articolo mi focalizzerò in particolare sull’utilizzo del player di East West le regole generali varranno per tutti (anche perché ci concentreremo sul lato Logic).

Ogni libreria che si rispetti è divisa in patch diverse, ognuna delle quali, generalmente riproduce una diversa tecnica esecutiva (o articolazione stando al gergo di Logic). Fondamentalmente, questi tipi di player non sono altro che dei campionatori (o sampler).

Prima delle articolazioni

La questione è, come facciamo ad utilizzare più articolazioni per uno stesso strumento? Prima della versione 10.4 di Logic si creavano tracce multitimbral o si caricavano le librerie in modalità multioutput, o (anticipando poi il funzionamento delle articolazioni, e ricalcando il meccanismo delle tracce multitimbral) si assegnavano MIDI channel diversi alle varie note per differenziare la patch caricata sul player. In modo molto grezzo c’era anche chi creava semplicemente diverse tracce, una per i pizzicati dei violini, una per i tremoli, una per gli staccati, e così via.

La creazione di un numero elevato di tracce non aiuta la CPU innanzi tutto, sia per la moltitudine di player caricati, sia per il fatto che verosimilmente su ogni traccia verranno caricati diversi plugin, e probabilmente avranno tutti settaggi simili se non uguali (il timbro che cerco in uno strumento è univoco).

Come carico più patch all’interno dello stesso player?

In Kontakt è molto semplice, mi basterà fare doppio click su una nuova patch (proveniente da qualsiasi libreria) e questa non andrà a sostituire quella corrente, ma si aggiungerà in coda. Di default oltretutto il MIDI channel in ingresso verrà incrementato di 1 rispetto alla libreria caricata in quel momento (ad esempio, se ho una patch di violini sostenuti sul channel 1, facendo doppio click su una patch di violini pizzicati, questa mi verrà caricata in aggiunta a quella corrente con il channel 2 in ingresso).

Se invece abbiamo una patch caricata su Play di East West e vogliamo caricarne altre dovremo cliccare sul pulsante Add: facendo semplice doppio click la patch nuova sostituirà quella precedente; una volta che ne abbiamo due, potremo fare doppio click sulle nuove e verranno aggiunte in coda. Bisogna fare attenzione al MIDI channel perché di default tutte le patch vengono caricate su OMNI, che sta a significare che suoneranno a prescindere dal canale midi che riceveranno in ingresso, bisognerà quindi settarle manualmente sui canali 1, 2, 3 etc.

Utilizzare le Articolazioni in Logic Pro X 4 - BLOG : NEWS - STUDIO XLR San Donato Milanese
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Come setto le articolazioni su Logic?

Arrivati a questo punto, nel menù track dell’inspector (dobbiamo chiaramente avere selezionata la traccia che ci interessa) vediamo la voce articulation set, cliccandoci sopra comparirà un menù a tendina dove abbiamo la possibilità di caricare i preset che ci siamo già salvati (o quelli di default delle librerie Apple), di crearne uno nuovo, di modificare quello corrente e di salvarlo.

Andiamo a crearne uno nuovo.

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Abbiamo tre schermate diverse, ma quelle che ci interessano sono articulation e switches. Nella prima creeremo le articolazioni, nella seconda imposteremo il modo per passare da una all’altra.

Per creare un’articolazione clicchiamo sul segno + nella schermata articulations. Ogni articolazione avrà un ID incrementale, diamole un nome (come nell’esempio in foto). Dovremo scegliere anche il canale midi in base a quello che abbiamo assegnato alla patch corrispondente nel player. C’è anche la possibilità di assegnare un simbolo che comparirà in automatico nel Logic Score (ad esempio il simbolo dello staccato).

Gli switch

Nella schermata switches invece creiamo una condizione per cambiare articolazione, sempre cliccando sul segno +. Selezioniamo dal menù a tendina della relativa colonna la relativa articolazione e nella colonna type scegliamo che tipo di switch vogliamo usare. Io ad esempio ho mappato il mio controller MIDI (un Akai MPK Mini II) per avere sui vari pad i program change che vanno da 112 a 127. In questa maniera, in riferimento alla foto sopra, premendo il terzo pad (PC114) i miei violini suoneranno un detaché, premendo il settimo (PC118) suoneranno in pizzicato.

È possibile sfruttare anche altri tipo di trigger per cambiare articolazione, ad esempio il premere una nota o il premerla con una certa velocity. Uno dei metodi più comuni è appunto quello dei keyswitch, ovvero utilizzare di note sulla tastiera che non suonano con la nostra libreria; pensiamo ad esempio ai violini che sotto il G3 non suonano, o i contrabbassi sopra il G4.

Io ho scelto di utilizzare i program change per non essere vincolato all’estensione di uno strumento e poter impostare gli switch uguali per tutti. Se avessi utilizzato le ottave basse della tastiera per il violino, non avrei potuto fare altrettanto per i contrabbassi.

In conclusione

Le articolazioni su Logic ci permettono di cambiare suoni in maniera molto rapida. Dal momento che per programmare una patch come si deve necessita tempo, è opportuno salvare i nostri articulation set e salvarci anche le nostre patch se non addirittura i template orchestrali (parlo di orchestre io, ma ovviamente questi discorsi si possono applicare a qualsiasi tipo di organico). Buona musica.

Filippo Ferrari

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